La Rubrica dei “Perturbatori endocrini” – parte 8

L’ultima puntata sui perturbatori endocrini

Con questa ultima puntata terminiamo la nostra disamina su queste sostanze che purtroppo non conosciamo ancora a fondo ma che rischiamo di mangiare con gli alimenti che più ci piacciono oppure ingerire con alcuni medicinali, o ancora applicare sulla pelle immaginando di ringiovanirla e proteggerla.

Ed é ancora sui cosmetici che ci dedichiamo in questa ultima puntata.

Come abbiamo detto nel nostro articolo precedente, é difficilissimo anzi quasi impossibile realizzare un cosmetico senza l’aggiunta di sostanze che intervengono nella preparazione della formula per emulsionare gli ingredienti, impedire la proliferazione di batteri e di muffe o il cambiamento di odore o di colore. Questi ingredienti che chiameremo partner sono quelli che rendono perfetta la qualità organolettica del prodotto finale, quella che ci procura un vero piacere applicarlo sulla pelle del viso o del corpo “perché il profumo è delizioso, la crema confortevole, la lozione rinfrescante”.

Ma attenzione, queste sensazioni di piacere non devono nascondere un pericolo per l’organismo.

Ecco alcune sostanze che non dovrebbero far parte dei prodotti di igiene quotidiana o cosmetici che usiamo, alcune di queste sono fortemente sconsigliate o addirittura proibite ma… a volte sono ancora presenti senza che ce ne rendiamo conto.

Nella puntata precedente abbiamo parlato degli oli di paraffina e menzionato altri ingredienti dannosi come: BHT, BHA, MIT, ai quali aggiungiamo Ftalati, Parabeni, Phenoxyhetanol, Formaldeidi, Nitrosamine, Cetrimonium Bromide e terminiamo con alcuni filtri solari poiché argomento attuale vista la bella stagione, dei quali i più sconsigliati per ora sono i seguenti: la famiglia dei Benzophenone fra i quali Oxybenzone, 4-dihydroxybenzophenone, 4-Methylilbenzylidene camphor, Benzoresorcinol, nonché i loro sinonimi la cui lista è estremamente lunga. Ci atteniamo a questi capostipiti che sono i più utilizzati. Cominciamo:

  • BHT e BHA : ne abbiamo già parlato negli additivi alimentari, ma li ricordiamo poiché sono contenuti anche in alcuni cosmetici come: creme e prodotti idratanti, fondi tinta, ombretti e matite per gli occhi, lips per nutrire le labbra.

Sono addizionati come anti-ossidanti ma sono fortemente allergizzanti, sospettati come  cancerogeni e perturbatori endocrini. Il nome con i quali appaiono nella formula INCI sono: BHA o Butylated hydroxyanisole BHT o Butylated hydroxytoluene .

  • MIT: un importante associazione dermatologica americana (American contact dermatitis society) designa ogni anno l’ingrediente che ha fatto più danni fra i pazienti. La palma d’oro é andata al MIT o Methylisotiazolinone ed ai membri della sua famiglia come il MCIT Methylclhoroisothiazolinone.

Attenzione ai prodotti di igiene corrente, shampoo, saponi doccia ed altri, anche se scritto “per pelli sensibili, ipoallergenico, dermatologicamente testato….” tutte menzioni che dovrebbero tranquillzzare il consumatore ma possono nascondere qualche sostanza sconsigliata.

  • Phenoxyhetanol : giudicato ematotossico ed epatotossico dall’ ANSM ( Agenzia nazionale per i prodotti medicinali e per la salute)

  • Ftalati: queste sostanze non dovrebbero essere contenute nella formula dei prodotti cosmetici ma rischiano di essere presenti nei contenitori in plastica. Gli ftalati hanno una forte affinità per le materie grasse, siano esse negli alimenti o nelle creme e vasetti, tubi o altri contenitori e migrano rapidamente nel prodotto. Le sigle degli Ftalati più pericolosi sono DEHP, DBP, DINP, DIDP e BBP.

 

  • La famiglia dei Benzofenoni in quanto filtri solari dei quali abbiamo citato i più importanti.

La scheda di sicurezza che li accompagna dichiara: “elevata tossicità specifica per alcuni organi, rischio di diminuzione peso nascituri in particolare femmine. Rischio di ritardo pubertà ”

  • Parabeni. I parabeni sono formalmente dichiarati perturbatori endocrini, ossia sostanze che possono interferire, nonché alterare la normale attività delle ghiandole volte a produrre alcuni ormoni, soprattutto estrogeni. Ne abbiamo già parlato in precedenti articoli della rubrica. Ricordiamoci sempre di preferire prodotti “paraben free”.

Con questo articolo termina la rubrica “Perturbatori Endocrini”. Lo scopo di questi articoli era quello di accrescere la consapevolezza del consumatore, nella scelta e nell’utilizzo di determinati prodotti. Una maggiore informazione ci permette senz’altro di compiere delle scelte più sensate. Nel terminare la rubrica, ci sentiamo di ringraziare ancora una volta Lucia per gli articoli, il materiale e la condivisione del progetto.

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