LA STORIA DI DIMAGRIMENTO

Beatrice Fazi

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Ho notato una grandissima trasformazione fisica, mentale. Veramente io penso di aver imparato dopo tanto tempo ad amare il mio corpo

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Mi chiamo Beatrice Fazi e sono, ero, un’attrice, perché con il Covid praticamente sono più i mesi che sono rimasta a casa.

Ho finito l’ultimo lavoro a febbraio dell’anno scorso, come protagonista in un teatro, ed ero in giro in tournée con un bellissimo monologo, dove appunto da sola facevo cinque personaggi, secondo me l’apice della mia carriera, che poi è rovinosamente franata grazie a questa pandemia.

La prima volta che ho conosciuto Roberta Nardi è stato 30 anni fa: venne qui la prima volta perché dovevo debuttare al festival di Todi nel 1998.

Questo lavoro, che ho scelto fin da quando ero molto piccola, è un lavoro che ti mette sempre continuamente a confronto con l’immagine del tuo corpo che offri, soprattutto quando sali su un palcoscenico, alle persone che vengono a guardarti e questa cosa spesso ti mette in difficoltà, perché sai che sarai guardata completamente anche particolarmente, in tutta la tua splendida forma smagliante o smagliata, dipende dai momenti, dall’età.

E quindi io ero giovanissima, un po’ cicciottella, ho sempre avuto un po’ di problemi col mio corpo, perché sono sempre stata un po’ imperfetta, come tutti, ma maniaca della perfezione, quindi un disastro e quindi trent’anni fa venni qui la prima volta ed ottenni dei risultati sorprendenti tanto che la mia collega antagonista al festival, anni e anni dopo, mi confessò che fu colpita dal fatto che io non avessi neanche un filo di cellulite.  

Il problema è che poi la vita è andata avanti, la carriera è andata avanti, anche indietro, stop and go, perché è una carriera sempre discontinua quella dell’attrice, soprattutto perché ho cercato di conciliarla con una vita familiare solida, ho sposato un uomo e con lui ho concepito  quattro figli e dunque diciamo che la priorità l’ho data gioco forza ad altre cose, nel senso che non ho mai smesso di occuparmi del mio corpo, ma ho fatto l’errore di cercare di risparmiare anche.

E quindi diete un po’ fatte da me, periodi in cui riuscivo ad essere in forma stressandomi particolarmente, periodi in cui crollava tutto rovinosamente, vabbè insomma le cose che tutte le donne fanno, anche cercando di risparmiare e questo è l’errore, secondo me principale, perché laddove c’è un prezzo molto basso sicuramente non c’è qualità. 

Dopo trenta e passa anni mi sono ritrovata in questo lockdown a perdere completamente qualunque freno inibitore per ciò che riguarda impastare, mangiare, sperimentare, zuccherare, montare, frollare, infornare e ho imparato a fare la pastiera napoletana, perché io sono di Salerno e la faccio benissimo… Sono arrivata a pesare quasi  61 kg (di base sono 164 dovrei pesare massimo 55).

L’estate scorsa ho intrapreso un percorso on line con un personal trainer, con una dieta particolare, ottenendo con tantissimi sacrifici il traguardo dei 58 kg e non mi sono più mossa da lì.

Non potevo più guardarmi allo specchio, anche perché appunto si avvicinano i 50 anni, arriva anche una crisi… Lo so che è una roba abbastanza stupida quella di non trovarsi ancora a proprio agio nel proprio corpo a 50 anni, dopo avere fatto quattro figli e che quindi i segni che porta, sono segni anche di una fatica bella; però non stavo proprio bene, insomma, mi ero lasciata andare anche in questo secondo lockdown non riuscivo a venire fuori.

Ho cercato di ricominciare a fare il digiuno intermittente, le cose che un po’ facevo da sola ma non schiodava dai quei 58 che cominciavano a diventare 59, 60 e un giorno andando su internet ho incontrato la pubblicità con una testimonianza come quella che sto dando io oggi, molto autentica, molto bella, di una donna che era stata qui da Roberta e mi sono ricordata che io questo posto lo conoscevo già e se era ancora qui, dopo trent’anni, forse esisteva al mondo una persona di cui ci si potesse fidare in questo lavoro, perché appunto sempre nel tentativo di risparmiare, ero  già stata in giro a fare massaggi, macchinari nuovi, cose nuove, ottenendo forse un aggravamento della mia situazione nel rilassamento cutaneo. 

Posso dire sinceramente che da quel giorno la mia vita è cambiata in meglio, perché intanto ho ritrovato Roberta esattamente come trent’anni fa, come è possibile????

Cioè lei mi ha riconosciuto, anche io ho riconosciuto lei naturalmente,  poi si ricordavano di me, cioè io ero nel loro archivio e quindi mi sono compiaciuta della grandissima serietà, ho ritrovato quell’approccio molto professionale, intimo ma serio, determinato a portarti al tuo obiettivo.

Abbiamo fatto una lunga chiacchierata, lei ha esaminato molto bene il mio caso, facendo proprio un’anamnesi anche del percorso disastroso che avevo compiuto fino a quel momento e mi ha proposto un percorso con lei che inizialmente mi ha spaventato perché era abbastanza lungo, cioè nel senso che ogni tipo di incontro era strutturato in un certo tipo, cioè mi ha spiegato molto bene che cosa poter fare insieme, mi è venuta incontro, perché, non me ne vergogno, non lavorando da un anno anche economicamente la mia situazione non era proprio felicissima.

Si può fare, l’ho fatto, ho iniziato e quasi terminato questo percorso, notando una grandissima trasformazione fisica, mentale… Veramente io penso di avere imparato dopo tanto tempo ad amare il mio corpo, perché l’approccio che Roberta da con tanta serenità senza mai stressarti ma dicendoti “insieme ce la possiamo fare” e affiancandoti persone competenti, attente, persone che non ti guardano come un cliente, ma più come un paziente, hanno un approccio proprio terapeutico nei tuoi confronti. 

Roberta mi ha fatto fare questo salto, insegnandomi appunto l’autocura, la prima cosa che loro ti insegnano qui: prenderti cura da sola del tuo corpo a casa tua fornendoti gli strumenti per farlo, insegnandoti a farlo e questa è la prima volta che mi capita perché in genere ti dicono “vieni qui alla tot ora noi ti manipoliamo un po’ poi vai a casa” sì, vedi dei risultati ma non sono duraturi perché tu non cambi stile di vita.  

Ecco vorrei fare una nota di merito speciale per Camilla, la figlia di Roberta perché: laureata in filosofia ma nutrizionista preparatissima m’ha scioccata la prima volta, perché, senza saperlo, io le ho fatto una domanda sul mio Inositolo una roba… ha detto tutto, sapeva tutto, ho detto: “ma questa è un genio” poi ho ricostruito, ho capito che era la figlia di Roberta e vabbè, mi sono proprio commossa nel vedere appunto quanto questa azienda familiare sia così ben strutturata, così piena di valori positivi che si trasmettono alle persone che frequentano questo posto.

Una cosa che mi aveva colpito e che era arrivata finalmente pasqua e io potevo finalmente mangiare la pastiera (perché avevo avuto il permesso di Roberta) insomma sforare avendo raggiunto gli obiettivi… Beh lo sapete che io sono stata male due giorni dopo pasqua? perché tutti quegli zuccheri, quel disordine alimentare che mi riportava in un attimo al mio passato di disordini alimentari, mi ha disturbata e non ho visto l’ora di ricominciare a camminare in questa pulizia, purezza di alimenti che entrano nel mio corpo e di pensieri che si formano, di relazione con il mio corpo, che è finalmente una relazione di benessere.

Quindi questo posto va al di là di un semplice centro estetico nel quale combattere la cellulite, è proprio cambiare atteggiamento verso se stessi.

Quando si esce da qui ci si sente rinate e ora peso meno di 54 kg da 61, ho iniziato il 17 di febbraio, ma soprattutto i prodotti che loro mi hanno fornito per l’autocura mi hanno permesso di non avere un crollo, che confermi la legge di Newton sul mio corpo, ma forse la gravità si può combattere.

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